Il Governo italiano ha deciso di rivedere l’allocazione di circa 600 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), spostando tali risorse dalla realizzazione di colonnine di ricarica all’incentivazione dell’acquisto di veicoli elettrici. L’obiettivo è favorire la sostituzione di oltre 39.000 veicoli inquinanti con mezzi a zero emissioni, con contributi più vantaggiosi per le fasce di reddito più basse.
La decisione del Governo
La cabina di regia sul PNRR di Palazzo Chigi ha proposto questa rimodulazione per promuovere il ringiovanimento del parco auto italiano. Secondo quanto riportato da RaiNews, i fondi saranno destinati a persone fisiche residenti in aree urbane funzionali, nel rispetto di specifiche soglie di ISEE, e a microimprese con sede legale nelle medesime aree, per l’acquisto di veicoli privati e commerciali a emissioni zero.
Le reazioni del settore
Motus-E, l’associazione italiana dell’industria della mobilità elettrica, ha accolto con soddisfazione la decisione del Governo. Il presidente Fabio Pressi ha dichiarato che “si ascoltano le esigenze dei cittadini e si accolgono le nostre istanze“. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di conoscere i dettagli della misura e di definire rapidamente l’attuazione delle risorse per evitare effetti penalizzanti sul mercato.
Le criticità evidenziate
Nonostante l’entusiasmo per gli incentivi, la decisione di ridurre i fondi destinati alla realizzazione di colonnine di ricarica solleva preoccupazioni. L’assenza di una rete capillare di ricarica, insieme al costo elevato delle auto elettriche, rappresenta un freno all’espansione dell’elettrico. Molti consumatori continuano a preferire veicoli con motori termici o ibridi, anche a causa della limitata distribuzione delle infrastrutture di ricarica.
La rimodulazione dei fondi del PNRR rappresenta un passo significativo verso la promozione della mobilità sostenibile in Italia. Tuttavia, per garantire il successo dell’iniziativa, sarà fondamentale affrontare le criticità legate alle infrastrutture di ricarica e assicurare una rapida attuazione delle misure previste.